Controllo e Manutenzione della Caldaia
Con il termine di Hard Facility si intende un insieme di pratiche volte a garantire lo stato migliore possibile delle infrastrutture ospitanti una qualsiasi realtà produttiva, senza ostacolarne lo sviluppo e l’attività. Effettuare interventi di controllo e manutenzione che rendano efficienti e sicure le infrastrutture di un’attività richiede precisione ed accuratezza, pur essendo una pratica potenzialmente fuori dal core business.
Nella pianificazione di una buona Hard Facility, un principio molto importante deve essere l’ottimizzazione tra impatto economico, efficacia di intervento e tempistica; l’ottimizzazione tra questi fattori aiuta a rendere la pratica funzionale.
Gli impianti di riscaldamento e climatizzazione rientrano nei target di applicazione tipici delle pratiche di Hard Facility; necessitano, infatti, per legge di interventi periodici di controllo e manutenzione per rendere l’ambiente di lavoro sicuro e garantire alta affidabilità degli impianti stessi.
Manutenzione Caldaia: interventi tecnici
Per una caldaia, così come per ogni impianto di qualunque natura, ogni intervento di manutenzione innalza sempre più il livello di sicurezza ed efficienza energetica. Una manutenzione accurata porta alla revisione di ogni singolo componente, al fine di ridurre al massimo il rischio di malfunzionamenti ed anomalie derivanti dalla condizione di esercizio ad alte temperature.
Ciò che avviene tecnicamente in una classica manutenzione della caldaia è l’insieme dei seguenti interventi:
● Rimozione di granulati di polvere e incrostazioni presenti nel Bruciatore della caldaia, dove ha origine la fiamma derivante dalla miscela tra aria e combustibile. Tale fiamma è innescata dagli elettrodi presenti a ridosso del bruciatore stesso. Mentre questi ultimi possono essere puliti mediante l’utilizzo di un panno morbido, la polvere presente sulla piastra metallica del bruciatore viene rimossa con spazzole apposite.
● Rimozione di Calcare e Pulviscoli derivanti dalla combustione per lo Scambiatore. In questo caso, infatti, l’acqua presente nello scambiatore può portare a incrostazioni di calcare, alle quali si può porre rimedio con delle apposite soluzioni acide. Inoltre, dalla combustione della miscela del bruciatore si depositano, sulla parte esterna dello scambiatore, dei pulviscoli che possono essere rimossi con delle spazzole metalliche o, in alcuni casi, anche con aria compressa.
La manutenzione ordinaria ha inoltre ulteriori obiettivi, volti ad aumentare il rendimento ed il ciclo di vita dell’impianto, quali:
● Scongiurare malfunzionamenti elettrici;
● Ridurre il rischio di fughe di gas indesiderate;
● Evitare accumuli di monossido di carbonio, dannoso per il ricircolo d’aria.
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