August 28, 2023

Manutenzione condizionatori obbligatoria: ogni quanto?

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La manutenzione dei condizionatori è obbligatoria? Sappiamo che per le caldaie e le stufe a pellet esiste l’obbligo di pulizia, controllo fumi e prova accensione, ma per i condizionatori? Questi sistemi di condizionamento sono ormai diventati presenze abituali nelle nostre abitazioni, anche perché non sono utilizzati solo per il refrigerio estivo, ma anche come fonte di riscaldamento nei mesi invernali.

Mantenere il condizionatore efficiente non è un aspetto marginale, ma un comportamento corretto che, al di là degli obblighi di legge, va a nostro vantaggio. L'ispezione e la pulizia regolari dell’apparecchio aiutano, infatti, a mantenere prestazioni elevate a lungo termine, riducendo lo spreco di energia e il rischio di guasti.

Inoltre, la pulizia elimina batteri, polveri e altri residui che potrebbero nuocere alla salute.

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1 - Condizionatori, quando la manutenzione è obbligatoria?

Quando è prevista la manutenzione obbligatoria per verificare l'efficienza energetica? Dal 2014 la manutenzione è un obbligo di legge, ma a far la differenza è la potenza. Se avete in casa un condizionatore, la prima cosa della quale dovrete accertarvi è la potenza termica.

Secondo la normativa vigente, le ispezioni periodiche di manutenzione dei condizionatori sono obbligatorie solo se la potenza termica dell'impianto è superiore a 12kW. In tutti gli altri casi con sistemi di condizionamento di potenza inferiore, non sono previsti obblighi.

Concentriamoci, quindi, su quegli impianti di condizionamento con potenza superiore ai 12 kW. In questi casi, il condizionatore è equiparato a tutti gli effetti alle caldaie delle nostre abitazioni, questo significa che:

● Il condizionatore dovrà avere un libretto di impianto;

● Dovrà essere eseguito il rapporto di efficienza energetica;

● Periodicamente, dovremo provvedere alla regolare manutenzione obbligatoria certificata.

2. Certificazione manutenzione obbligatoria dei condizionatori

Ecco un’altra parola chiave fondamentale: certificazione. Sì, perché non possiamo improvvisarci esperti. Magari sappiamo pulire i filtri, sappiamo smontare la griglia di apertura dei condizionatori, ma non possiamo pensare di sostituirci ai tecnici.

La manutenzione obbligatoria dei condizionatori va sempre affidata a tecnici certificati che accertano il funzionamento e le prestazioni dell’impianto e redigono i moduli di certificazione per l'efficienza energetica. Un tecnico certificato terrà aggiornato il libretto dell'impianto che dimostrerà gli interventi di manutenzione.

La documentazione sarà poi trasmessa al Catasto Regionale degli Impianti Termici, ente che si occupa di raccogliere gli adempimenti relativi a tutti gli impianti termici.

Chi ha l’obbligo della manutenzione dei condizionatori?

La verifica dell'efficienza energetica è responsabilità del proprietario dell’abitazione dove è installato l'impianto (oppure dell'affittuario o dell’amministratore di condominio  in caso di impianto centralizzato) o dell'azienda cui sono affidati i controlli (ad esempio negli edifici pubblici o nei centri commerciali). In entrambi i casi, l’assenza di check-up dell’impianto comporta sanzioni pecuniarie e amministrative.

Sono previste multe per chi non effettua la manutenzione?

La mancata manutenzione può comportare pesanti multe. La normativa stabilisce sanzioni (da un minimo di 500 a un massimo di 3.000 euro) sia per i proprietari (o gli amministratori di condominio) sia per il responsabile incaricato di eseguire la manutenzione, in questo caso si va dai 1.000 ai 6.000 euro.

3 - Tempi e modalità di manutenzione dei condizionatori

Non tutti i sistemi di condizionamento hanno i medesimi obblighi. A seconda del modello, dell’alimentazione e della potenza termica, avremo scadenze che vanno da 2 a 4 anni.

Per la maggior parte degli impianti che abbiamo in casa, l’obbligo di manutenzione per l’efficienza energetica è ogni quattro anni.

Attenzione, però! Stiamo parlando della manutenzione obbligatoria, ma questo non ci esime dalla manutenzione ordinaria, che andrebbe fatta due volte l’anno.

Anche in questa circostanza, è necessaria la presenza di un tecnico, poiché, oltre al controllo generale dell’impianto, si dovrà provvedere alla pulizia del motore della macchina posta all’esterno, alla pulizia degli split, al cambio dei filtri, al trattamento di sanificazione e anti-legionella ecc

4 - I riferimenti di legge

Il riferimento principale è il Decreto del Presidente della Repubblica 74 del 16 aprile 2013, che definisce i criteri generali “in materia di esercizio, conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici”.

Le norme attuative sono contenute nel decreto 10 febbraio 2014 del Ministero dello Sviluppo Economico, dove sono anche riportati in allegato i modelli del “Libretto di impianto” e dei “Rapporti di controllo di efficienza energetica”.

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