June 8, 2022

Manutenzione impianti allarme: perché è importante

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Manutenzione impianti allarme: perché è importante

Nel momento in cui si decide di installare un impianto d’allarme, le valutazioni pregresse sono quasi sempre le stesse: l’edificio posto sotto sorveglianza attraverso l’impianto d’allarme contiene beni di valore e, che siano effetti personali o merci frutto di una lunga e dispendiosa catena di produzione, l’ultima eventualità a cui pensare è quella che questi beni vengano trafugati. Per quanto l’impianto d’allarme sia un sistema di sicurezza il cui intervento è richiesto solamente in casi eccezionali, la sua importanza non permette che la sua operatività possa essere trascurata nel tempo.

La manutenzione degli impianti di allarme è l’insieme delle operazioni atte a rivalutare periodicamente le funzionalità del sistema e ne certifica l’efficacia nel caso di tentati sinistri. Scopriamo di seguito perché è importante la manutenzione degli impianti di allarme e alcune informazioni utili sulle procedure.

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Manutenzione impianti allarme: in cosa consiste

Gli impianti di allarme possono differire molto tra loro in relazione alle diverse funzionalità ad essi richiesti nella prevenzione contro furti o sinistri di violazione di proprietà. In ogni modo, gli impianti di allarme sono generalmente composti da:

· insieme della sensoristica, da semplici interruttori di contatto su porte e finestre fino ai rilevatori di movimento, passando per cellule di acquisizione delle immagini

· cavi e cablaggio, che connettono i sensori a schede di acquisizione dei dati per la rilevazione degli impulsi elettrici e la traduzione in linguaggio macchina

· componenti hardware, generalmente riassumibili nella centralina di controllo che riceve tramite i cavi di cablaggio le informazioni dai sensori sotto forma di impulsi elettrici

· software di controllo, che risponde alle informazioni ricevute dal sistema dei sensori e implementa tutte le possibili operazioni necessarie al sistema di sorveglianza(es. far partire le chiamate automatiche alle forze dell’ordine)


Se alcune parti di questo sistema sono per loro natura durevoli nel tempo (es. il software, a meno di cambio di funzionalità, non ha bisogno di modifiche), altre richiedono dei controlli periodici per intervenire su:

· fenomeni di usura, di cui sono particolarmente soggetti i componenti a maggior contatto con l’ambiente esterno, come i sensori di contatto

· interruzioni indesiderate di circuito, a partire dai sensori fino alla centralina 

·  rottura fisica dei componenti, dovute a fenomeni non prevedibili o comunque non previsti (res. rottura di un cavo per azione di animali)

· controllo di componenti a carica finita, ovvero componenti a batteria che necessitano di essere ricaricate o cambiate per continuare a funzionare

Manutenzione impianti allarme: quando farla?

Il nodo della questione è tutto nella periodicità degli interventi di controllo e manutenzione. Se si conoscono le possibili fonti di logoramento del sistema di allarme, si può ben capire perché la manutenzione degli impianti di allarme richieda una certa ricorsività: l’usura dei componenti avviene generalmente in maniera continua nel tempo e non inseguito a eventi traumatici, per cui una manutenzione e controllo ordinari permette di intervenire prima che il pezzo si rompa.


Aldilà delle specifiche esigenze che possono nascere da un impianto di allarme più o meno complicato, è buona norma eseguire le procedure di controllo e manutenzione ordinaria ogni 6 mesi per verificare:

· stato di usura dei sensori

· corretto funzionamento del circuito elettrico

· salute dei dispositivi di sicurezza contro sovratensioni e sovracorrenti

· corretto funzionamento del terminale visivo della centralina

· nel caso siano presenti strumenti di videosorveglianza, la corretta qualità delle immagini acquisite

· pulizia dei componenti di contatto

La manutenzione degli impianti di allarme deve essere svolta da tecnici competenti e informati sul particolare sistema di allarme impiegato, in maniera tale da poter più agevolmente riconoscere le fonti di possibili malfunzionamenti. È così possibile garantire le corrette funzionalità dell’impianto di allarme ed evitare costose riparazioni dei componenti nel caso in cui ci si imbattesse troppo tardi nelle cause di malfunzionamento.

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