April 13, 2023
Ogni azienda deve avere un codice etico che stabilisca il suo orientamento e le direttive da seguire per implementare il successo interno ed esterno. All’interno di questo codice viene stabilito il modello base dell’organizzazione, l’impegno ad offrire al cliente sempre un servizio di qualità e di fornire ai dipendenti e lavoratori stesse opportunità e diritti.
Proteggere i diritti dei lavoratori è una prerogativa indispensabile di ogni azienda che voglia dirsi virtuosa e inserirsi nel mercato rispettando le leggi e le normative esistenti. Oltre alla tutela dei diritti di base è importante per ogni azienda fornire una serie di valori aggiunti e stabilire in programma delle azioni adeguate a migliorare la quotidianità sul posto di lavoro e, di conseguenza, anche le opportunità di crescita della stessa azienda.
Service Key ha da sempre messo al primo posto il suo codice etico rendendo pubblici i principi secondo i quali lavora. La trasparenza e la chiarezza sono alla base del progetto: offrire un servizio quality first, di elevata qualità e valore, operando nel rispetto delle normative vigenti e incrementando le attività atte a proteggere i diritti dei lavoratori.La soddisfazione dei dipendenti e la regolarità del lavoro sono prerogative indispensabili per permettere l’innovazione e il progresso delle società. Per questo è importante conoscere quali sono i diritti dei lavoratori.
Quando si parla di diritti dei lavoratori sono compresi:
● i diritti umani;
● il diritto a un lavoro dignitoso;
● alla libertà di associazione;
● pari opportunità e protezione contro la discriminazione.
Esiste inoltre un’ampia gamma di diritti specifici relativi al posto di lavoro che includono la salute e la sicurezza sul luogo di lavoro e diritto alla privacy, tra gli altri.
I diritti e i doveri dei lavoratori si intersecano tra affari e diritti umani all’interno di un rapporto tra lavoratori, datori di lavoro e Stato. A livello internazionale i diritti dei lavoratori sono tutelati da una serie di trattati sui diritti umani, come ad esempio la Dichiarazione dei diritti umani e il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.
Ecco alcuni dei diritti dei lavoratori secondo i paesi del mondo:
● il diritto di ciascuno di avere l’opportunità di guadagnarsi da vivere con un lavoro liberamente scelto e accettato;
● il diritto al godimento di condizioni di lavoro giuste e favorevoli, tra cui una retribuzione equa che garantisca a tutti i lavoratori una vita dignitosa per sé stessi e per le loro famiglie;
● mantenimento di condizioni di lavoro sicure e salutari;
● pari opportunità per tutti di essere promossi nel proprio impiego e di raggiungere un livello superiore, sempre in base a considerazioni riguardanti anzianità e competenza;
● riposo, tempo libero e ragionevole limitazione dell’orario di lavoro, delle ferie periodi che retribuite e compenso per i giorni festivi.
La maggior parte degli stati possiede leggi in grado di tutelare questi diritti, sebbene tutt’oggi esistano divari tra politica e pratica. Per questo motivo le singole imprese dovrebbero impegnarsi a garantire il rispetto di queste leggi e il rispetto di normative interne in grado di tutelare i diritti di base dei lavoratori.
Questi sono anche i principi di sostenibilità sociale indispensabili all’interno di ogni azienda e non solo nei confronti dei dipendenti ma anche dei collaboratori e di tutte le realtà che lavorano insieme all’azienda in quanto ogni impresa possiede una responsabilità nei confronti di ogni lavoratore, dipendente, collaboratore o consulente così come questi hanno gli obblighi e i doveri di adempiere agli accordi presi con l’azienda alla firma del contratto. Questo potrebbe essere un riassunto di quali sono i diritti dei lavoratori di base, ma il quadro di sostenibilità sociale è molto più ampio.
All’interno di questa dicitura, responsabilità sociale d’impresa, sono racchiuse tutte le pratiche sociali previste dalle imprese per agevolare e migliorare la vita dei dipendenti, dei clienti e dei lavoratori. Questo tipo di integrazioni sociali vanno al di là dei diritti di base e sono messe in atto su base volontaria dalle imprese.
Mettere in programma aziendale delle azioni in grado di colmare il gender pay gap oppure di sostenere i lavoratori e le loro esigenze nell’ambiente di lavoro, permette di costruire un’azienda virtuosa e con relazioni solide e vantaggiose anche a livello economico.
Per il consumatore, la responsabilità sociale dell’impresa è una discriminante poiché permette di apprezzare maggiormente un servizio o un prodotto in base a caratteristiche non solo estetiche e funzionali, ma con un valore aggiunto socialmente valido. Qualità, trasparenza, volontariato, integrazione e sostenibilità sono valori che accrescono la considerazione del brand nei confronti dei clienti e dei lavoratori, migliorano l’aspetto sociale ed economico, accrescono le possibilità dell’azienda di fornire un servizio competitivo sul mercato.
Le azioni che possono essere messe in pratica riguardano anche la sostenibilità ambientale sul posto di lavoro, che dimostra un’attenzione totale nei confronti del lavoratore e delle sue condizioni di lavoro e non solo. Attività di supporto psicologico e di sostegno economico d’emergenza per lavoratori in difficoltà, oppure integrazioni con il territorio e attività di promozione dello sviluppo locale per migliorare lo stato di salute del lavoratore anche fuori dal posto di lavoro.
All’interno dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, i diritti dei lavoratori si riflettono direttamente in lavoro dignitoso e possibilità di crescita economica, libertà di associazione e contrattazione, pari retribuzione per lavoro di pari valore e tutela di lavoratori migranti, disabili, e con specifiche vulnerabilità. Rispettare e promuovere i diritti dei lavoratori può contribuire al raggiungimento di una maggiore uguaglianza così come una condotta aziendale responsabile favorisce in modo significativo il progresso e l’innovazione verso un futuro più sostenibile per tutti.